Elaborato
Memoria/Documento/Immaginazione
Realizzare tre fotografie tutte relative a uno stesso soggetto a scelta. La differenza tra le tre immagini è il punto di vista narrativo: se la prima vede il soggetto nei multiformi termini della memoria, la seconda lo inquadra in senso documentario per ciò che è, mentre la terza lo immagina per ciò che esso non è, potrebbe essere o sarà.
Un esempio semplice ed efficace:
Mia nonna
Ilaria Panci
3° master Scuola Romana di Fotografia 2007_08
- Il soggetto, come sempre, può essere una cosa, una persona, un animale, un luogo, un'idea o qualunque altro soggetto identificabile e unitario. Ciò non vuol dire che lo dovremo vedere per tre volte, ogni volta diverso (come nei 4 aggettivi) anzi!
- L’elaborato non è complicato, ma neppure così semplice come sembra: in effetti il problema più frequente è quello di scambiare i tre scatti per i tre momenti di passato, presente e futuro. L'elaborato NON È QUELLO, però!
- La prima fotografia deve saper guardare ai segni del tempo, al suo scorrere, al suo sedimentarsi in un sentimento del passato (quindi: storia, passato, vita vissuta, uso, usura, ricordo etc.). La seconda foto invece deve avere un atteggiamento realista; deve occuparsi di documentare lo stato attuale del mio soggetto. (quindi: cronaca, ritratto, documentazione, reportage, perfino emblemi o simboli etc.). La terza foto dovrebbe stimolare le capacitò inventive, invece. Dovrebbe mostrarmi ciò che il mio soggetto potrebbe diventare, ciò che non è ancora o che non sarà mai. Quindi più che del futuro la terza foto si occupa dell'immaginario.
- Faccio un esempio senza immagini (il lettore se le immaginerà per proprio conto): mettiamo che il mio soggetto sia "Roma".
- Posso trattare la sua memoria con milioni di immagini diverse: dal Colosseo alla carrozzella a cavalli, una colonna o un pavimento di sampietrini vanno tanto bene quanto un vecchio lampione o una vecchia foto (usare foto di foto con giudizio!).
- Documentare Roma si può fare con un numero ancor più ampio di immagini: turisti davanti a un monumento (abbastanza fuori fuoco da fargli perdere importanza, ma non riconoscibilità), gente in una strada tipica. Va bene tutto ciò che dica o simboleggi come il mio soggetto si trova ad essere effettivamente ora.
- Immaginare Roma, invece, non è semplice: posso fotografare il cantiere del MAXXI o un bimbo con la sciarpa (della Roma, ovviamente!), posso visualizzare degli studenti davanti a una scuola o all'università ma posso anche essere più cinico e - ad esempio - dire che non c'è sviluppo e mostrare il fiume che scorre, sporco, o un rocchio di colonna per intendere che diventeremo solo un deposito di "anticaja e petrella". (Ma non è ciò che credo, è solo un esempio!)
- Questo elaborato serve a familiarizzare con diversi atteggiamenti nei confronti di uno stesso tema trattato con prospettive immaginative e temporali opposte. Un diverso approccio rispetto ai 4 aggettivi, come si è detto.