Elaborato
MegaMix

 

Realizzare una serie di immagini − tra 6 e 8 − che siano legate, ognuna con la successiva, da un elemento di continuità puramente ed esclusivamente visivo.
Il termine è un omaggio ai lunghi mixaggi di brani musicali che si possono ascoltare in radio. Ogni brano è saldato al successivo per ritmo o tonalità o melodia o timbriche. Insomma ogni mixaggio ha ragioni e sensazioni diverse. Qui lo facciamo con le variabili del visivo.
Un livello successivo prevede la realizzazione di uno Storyboard le cui immagini abbiano − oltre ai legami narrativi − anche dei legami formali.

Un esempio di MegaMix con immagini tratte da Internet (cosa totalmente vietata agli studenti). Questo esempio è troppo lungo, ma aiuta a vedere qualcuna delle molte diverse connessioni possibili:

Forma diagonale −>
 
Texture mattone −>
 
Fondale neutro −>
 
Forma cerchio −>
 
Texture scaglie −>
 
Effetto matassa −>
 
Senso di gravità −>
 
Colore rosso −>
 
Struttura triangolare −>
 
Fine



Un altro esempio; proveniente, questa volta, da corsi di fotografia:
 
Effetto controluce −>
 
Forma a V −>
 
Presenza ombre −>
 
Soggetto bicicletta −>
 
Sagoma cerchio al centro −>
 
Effetto foro centrale −>
 
Forma rettangolo −>
 
Fine
 
      Francesco Amorosino
1 master
Scuola Romana di Fotografia
2012-13

 


  • Nel caso del MegaMix bisogna innanzi tutto provare a seguire un impianto lineare, poi si può passare a schemi più complessi con richiami multipli tra più immagini, richiami fissi che uniscano diverse immagini o richiami che attraversino la sequenza in modo studiatamente disordinato etc.
  • Le fotografie possono essere realizzate appositamente oppure possono essere recuperate dal proprio repertorio. È ovvio che un autore fotografico debba saper tagliare e cucire il proprio nuovo lavoro originale con ciò di cui dispone e non solo con materiale inedito. Anzi: questo esercizio esercita la capacità di vedere nel proprio repertorio (soprattutto durante la costruzione di una sequenza fotografica) quelle strutture visive di simpatia reciproca tra fotografie distanti, che finiscono per dare una solida struttura alla sequenza.
  • Non c'è molto altro da dire, in effetti, se non richiamare alcuni dei possibili elementi di richiamo:
    • colori, tonalità in monocromia, dominanti, viraggi, contrasti etc.
    • composizioni, geometrie, pesi, linee, volumi, spazi etc.
    • texture, pattern, grana etc.
    • luci, ombre, schemi etc.
    • elementi riconoscibili presenti nelle foto
    • zone dotate di forme peculiari etc.