Sabrina Muzi 

Mending, video, 7'. 2002
Ordinari rapporti di forza: text in progress
2.4.2002

IMPOSTAZIONE DI METODO

Farò così: seguirò i comportamenti che Sabrina Muzi ha proposto attraverso i propri lavori. Sottostarò alla violenza delle relazioni. Stilizzerò questa violenza: la ridurrò a un pattern, ad una impaginazione. Tratterò questa convivenza forzosa e sublime come un work in progress. Non sarà un diario, ma un testo critico nato per il mio sito. Inpubblicato - per ora - e inpubblicabile - non essendo mai del tutto "finito".
Si presenta, Sabrina, come un'artista che ti chiama e ti mostra i lavori - beh, simulacri dei lavori - ma se questi ti colpiscono non conta molto la natura dell'approccio. C'è una forma di violenza insita nel forzare le ruote del destino (i critici che viaggiano per le proprie orbite e incontrano / non incontrano gli artisti etc.) e c'è una forma di violenza insita nel voler vedere questo o quello, nell'ignorare questa o quella proposta.
Vi è una civilissima e conviviale forma di rapporto di forza nel modo in cui ho conosciuto Sabrina e lei me. Indotti a incontrarci da fatti, incastri, azioni e congiunzioni; costretti in un tempo-luogo e non altri da impegni, preferenze, concessioni. Eppure è la prassi, o una delle prassi.
Nota: è ovvio che descrivere le normali prassi sociali in questi termini è una forzatura. Quando Giacomo Leopardi descrive il semplice passeggio in un giardino di piante lo descrive come uno sterminio di esseri viventi e non per questo passeggiare nell'erba e acciaccare qualche pianta ha mai costituito motivo d'incriminazione per genocidio. Intravvedere in filigrana, in pratiche consuete e quotidiane perfino autoremunerative, un motivo di ripensamento, una scintilla di violenza che si riverbera rimbalzando sulle pareti dell'Ego: questo non è pessimismo cosmico o - se lo è - non ambisce alla Verità.

Tortures, videoinstallazione, 3 video, 2001 (#1)
Ordinari rapporti di forza: text in progress
14.4.2002

INTERVISTA D'OBBLIGO / OBBLIGO D'INTERVISTA

1.1 C'entra poco o molto il fatto di essere donna nell'elaborazione e presentazione del tuo tema dominante?
Il fatto di essere donna non può non entrarci perchË donna sono. E' un problema che viene fuori dai miei lavori ma non è esclusivo. Certo la natura femminile è portata spesso a mettere in discussione vissuti relazionali; ha questo bisogno di mettere in equilibrio le cose che per farlo non puÚ che scatenare tensioni. Ma alla fine come scontatamente si dice, ognuno ha la sua parte femminile e maschile.

1.2 Quale interlocutore prevedi pi˜ di frequente: un corpo sociale o un corpo umano?
Questa domanda assomiglia a un trabocchetto! Un corpo sociale è fatto di tanti corpi umani, e un corpo umano è il risultato di tanti costrutti sociali.

1.3 Senti qualche tipo di influenza pi˜ o meno marcata - anche se non la si ritrova formalmente o narrativamente nel lavoro (parlo di influssi a 360 gradi: scrittura, arte, musica, altro)?
Sicuramente io posso essere influenzata e affascinata dagli stimoli che provengono da un suono, da un film, da una frase scritta o ascoltata, ma non ho dei riferimenti precisi a cui attingere o almeno non così consapevolmente. A volte tutto quello che passa in tivù, diventa uno stimolo fortissimo, probabilmente è una reazione, così (se è bel tempo) vado a farmi una passeggiata sperando di incontrare qualche albero. Qualche volta viene fuori qualcosa di interessante. Altre volte mi sembra utile ascoltare i discorsi della gente, in autobus, sugli scalini di S.Petronio, .....

1.4 Descrivimi in breve una reazione sbagliata a un tuo lavoro. Ovvero dove non vuoi proprio andare a parare?
Di solito penso a dove andare a parare o meglio a quali reazioni provocare (più o meno). Perché se io pensassi già (a priori) di essere fraintesa evidentemente avrei già visto il rischio del fraintendimento nel lavoro, e ciò mi avrebbe fatto rivedere il problema, addirittura avrei rinunciato a quel lavoro. Questo non significa che io non possa essere fraintesa.

E ora tre domande che formano una specie di dispositivo coercitivo astratto impostato sul pattern "intervista":

1.5 Fatti una domanda e dichiara se rispondi sinceramente o meno. Poi rispondi.
(SarÚ molto sincera) Mi sto divertendo o questa intervista è una gran faticata?
Un po' tutte e due, sennò che gioco sarebbe.

1.6 Fai a me una domanda e dimmi che tipo di risposta desideri.
Sono riuscita a farti venire in mente altre domande da farmi? (Sì?)
"Di diverso tipo e te le porrò."

1.7 Dammi una risposta della quale dovrò formulare la domanda.
"Non posso non tenere conto di quello che ho vissuto oggi."
(Domanda: "La tua arte, che parla cosÏ chiaramente di noi tutti, parla anche di te?")

Apparati:

1.8 Le tue presenze sul web?
www.intervistalartista.com in senso più esteso
www.futurevisioni.com per citazioni incrociate
www.undo.net nella segnalazione della rassegna video curata da R. Pinto.

Tortures, videoinstallazione, 3 video, 2001 (#2)
Ordinari rapporti di forza: text in progress
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Tortures, videoinstallazione, 3 video, 2001 (#3)
Ordinari rapporti di forza: text in progress
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